il Cibo degli Dei: il nostro Ristorante
Nella Gargotte, oltre a scoprire i metodi di conservazione dei cibi o gli utensili fondamentali per la sussistenza come la lavorazione del riso o del caffè coltivato in loco, si possono provare i salutari “rimedi naturali” tradizionali! La Conoscenza vasta e profonda “dei medicamenti” viene tramandata con solennità e sapienza da padre in figlio ed è vera e propria scienza medica, preziosissima per la salute di adulti e bambini. Ci si cura con le piante, le radici, le foglie, le cortecce…. dagli “infusi” ai “decotti”… a base di zenzero e cannella ( per stomaco ed intestino ), al Rambafotsy ( The verde disintossicante ), alla Cola ( energizzante ) al Katra ( rinforzatore delle difese immunitarie ) …. e molte altre tra cui la miracolosa polpa del Nony… le sue “magiche” proprietà agiscono sul rinnovamento cellulare, contrastano la stanchezza, stimolano le endorfine e quindi l’allegria, il buonumore e la felicità…
Il Caffè.
Le piante di caffè crescono all’ombra di grandi alberi, il periodo di fioritura va da metà settembre a metà ottobre ed il fiore bianco che ricorda l’intenso profumo del gelsomino, fiorisce e muore in un giorno soltanto offrendoci uno spettacolo indimenticabile. Il seme del caffè raggiunge la maturazione solo dopo 9 /11 mesi dal suo germoglio.
La specie più presente sull’isola di Nosy Komba è la Robusta Coffea canephora presente sulle alture dell’isola.
Il Cacao.
Il cacao del Madagascar è una varietà unica, considerata tra le migliori al mondo, famosa per la sua rarità, spesso proveniente da piccole coltivazioni. Nella regione di Sambirano, a nord-ovest della Grande Terra, si coltiva un cacao dalle origini definite “Fine of Flavour” dall’International Cococa Organization (I.C.C.O.). Qua, il cacao viene ancora lavorato in modo naturale dalla mano dell’uomo e tutto il processo dell’essiccazione delle fave viene effettuato esclusivamente all’aria aperta, attestandosi a livello mondiale l’appellativo di BIO.
La ricchezza del sottosuolo malgascio favorisce la coesistenza di varietà diverse di cacao, nello specifico: il Forastero, il Trinitario ed il Criollo, anche se in quantità più modesta. La fioritura del cacao dura tutto l’anno ed avviene sia sul tronco che sui rami da dove iniziano a spuntare piccole infiorescenze. Il frutto del cacao si sviluppa in circa 5 mesi dalla fioritura, un grosso baccello protegge le famose fave di cacao nelle sue cavità interne. Nella stagione che va da settembre a fine gennaio, gran parte delle famiglie malgasce sono occupate nella raccolta dei frutti. ( Maggiori approfondimenti direttamente in loco, visitando la Piantagione Millot )
La Vaniglia, l’oro del Madagascar.
Il Madagascar è il leader mondiale nella produzione di vaniglia con circa l’80% del mercato con piantagioni che si estendono su una superficie pari a quasi 30.000 ettari. La vaniglia è la seconda spezia più costosa al mondo, dopo lo zafferano! Si parla di circa 500 dollari al kg, in continua salita.
La vaniglia è un’orchidea originaria delle foreste tropicali umide della costa orientale messicana, ed è arrivata nell’area dell’Oceano Indiano, più precisamente a La Réunion (originariamente chiamata Bourbon – da qui il nome della famosa Vaniglia Bourbon – situata a circa 800 km ad est del Madagascar) agli inizi del secolo scorso.
I coltivatori coloniali francesi de La Réunion, introducono in Madagascar la coltura della vaniglia ( 1880 circa ) e in pochi anni il Madagascar si conferma il primo produttore mondiale sia per la quantità prodotta che per l’ottima qualità. Le prime piantagioni in Madagascar vengono create sull’isola di Nosy Be, estendendosi successivamente nelle regioni orientali della grande isola, soprattutto in quelle di Antalaha e di Sambava con un clima umido favorevole. La regione SAVA a nord-est è la più famosa per la sua preziosa e ricca produzione. L’orchidea vaniglia cresce solo in un clima tropicale caldo umido con temperature costanti fra i 21 e i 31°C con piogge frequenti.
Nelle zone originarie, piccole api senza pungiglione impollinano i fiori mentre in Madagascar e nelle altre regioni l’impollinazione avviene manualmente.
Ogni giorno le liane vengono controllate per individuare i fiori pronti all’impollinazione, essi infatti hanno vita breve, solo un giorno e solo qualche ora all’inizio della giornata!!! ci vogliono 600 fiori impollinati a mano per produrre 1 chilo di bacche di vaniglia. Il procedimento è lungo e delicato, una maestria e un sapere custodito che i malgasci si tramandano da generazioni! Il fiore fecondato origina il frutto, costituito dai baccelli verdi e senza profumo, che dopo 9 mesi di maturazione (la bacca risulta ancora acerba) sarà pronto per essere raccolto.
Le varie fasi del ciclo di vita della bacca di vaniglia sono:
– agosto-ottobre: fioritura e fecondazione;
– novembre-febbraio: punzonatura giovani baccelli;
– maggio-agosto: raccolta dei baccelli. Il baccello dovrà essere sottoposto a un lungo e complesso trattamento in più fasi che dura alcuni mesi, prima di poter ottenere il prodotto finito (la bacca nera profumatissima):
– il baccello, dopo 48 ore dalla raccolta, viene immerso per 3 minuti in acqua bollente a 65°C per bloccarne il metabolismo;
– sudorazione, le bacche vengono sigillate in sacchetti di plastica ed esposti al sole per più giorni
– asciugatura, le bacche vengono poste al sole per circa due settimane per 90 minuti al giorno quindi poste in una rastrelliera per altre due settimane;
– affinamento (invecchiamento), a questo punto il baccello che ha assunto la colorazione finale nera viene lasciato riposare per 6/8 mesi in cassette di legno per sviluppare il complesso bouquet aromatico. Pronta per essere venduta, la vaniglia viene poi ispezionata, selezionata e classificata, ad esempio per la sua lunghezza, le varie qualità selezionate determineranno il prezzo finale.